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Aprirsi alla primavera (V puntata-II stagione)

Aprirsi alla primavera (V puntata-II stagione)

Sentite il profumo della primavera?

Quella del mugnaio odora di ciambelle alla vaniglia e colombe pasquali, zeppole di San Giuseppe e pane appena sfornato. Il nostro Willy Wonka della farina, con il suo meraviglioso mondo da scoprire, anche grazie alla nostra piccola audio rivista dell'arte bianca.

Noi siamo Samanta Cornaviera e Anna Prandoni e in puntata vi racconteremo di persone interessanti e ricette primaverili legati assieme da un unico comune denominatore: il buongusto.

Ritrovare i colori e i profumi che tanto ci sono mancati, riscoprire una stagione di rinascita e provare a viverla con il massimo dell'intensità: è questo il nostro augurio per la primavera in arrivo, che ci aspetta piena di rinnovamento ed è pronta a regalarci tutta la sua voglia di ripartire con grande slancio.

È tutto strano, lo sappiamo, ma siamo altrettanto certi che stia arrivando una stagione che comunque vada porterà respiro e calore, freschezza e gusto. Godiamoci tutto con il massimo della serenità possibile, senza farci mancare anche in cucina quel tocco di rinnovamento in grado di donarci stimoli nuovi per tutti i sensi.

Come? Andando al mercato, per esempio, scoprendo come in poche settimane le verdure invernali e la frutta un po' monotona stiano man mano lasciando il posto a colori brillanti e consistenze nuove, profumi più intensi e varietà sempre più numerose.

Scegliere di rinnovare gli alimenti porterà con sé una voglia nuova di sperimentare, e cercare ricette differenti da mettere alla prova dei fornelli è l'arma migliore contro la monotonia. E poi? E poi largo all'esterno, dal davanzale al terrazzo, dal balcone al prato davanti a casa, è il momento giusto per dare nuovo valore allo spazio esterno della nostra casa, rendendolo sostenibile, innanzitutto, e anche bello. Come? Con piante aromatiche che saranno alleati preziosi in cucina, ma anche un bel mazzolino con cui decorare la nostra tavola di primavera. Colorata, vivace, allegra: vi auguriamo che la nuova stagione sia esattamente così!

Nonostante la versione più famosa e diffusa in Italia sia quella vegetariana (con verdure e germogli di soia), esistono diverse varianti di involtini primavera, a seconda della 'Regione' della Cina in cui vengono preparati. Un esempio interessante è la versione dolce, a base di pasta di fagioli rossi, proveniente dalla regione orientale dello Zhejiang 浙江.

Gli involtini primavera hanno una lunga storia in Cina. Sono apparsi per la prima volta tra il 265 e il 420 d.C. In quel periodo, in occasione della celebrazione nota come 'Festa di Primavera' (pinyin: Chun jie) si sviluppò la tradizione di preparare delle torte di farina sottili, che venivano poi accompagnate e consumate con verdure di vario tipo. Durante gli anni delle dinastie Ming 明朝 , si cominciò a sviluppare un'usanza chiamata 'Mordere la Primavera', che consisteva nel festeggiare l'arrivo della Primavera mangiando proprio le cosiddette 'Torte di Primavera'. Si credeva che questa pratica fosse utile a scongiurare i disastri e il male. Fu sempre in questa fase che il piatto iniziò ad essere incluso tra gli spuntini più apprezzati presso la corte imperiale. Progressivamente, le 'Torte di Primavera' finirono per evolversi nella versione attuale degli involtini primavera. Il formato che hanno assunto nel tempo è diventato, quindi, più piccolo, ma il sapore è rimasto sempre lo stesso.

 

I PROTAGONISTI

Ricky Gaspari

È schivo, appassionato, umile, concreto e perfezionista: è così che descrive Ricky Gaspari chi lo conosce bene. Cortinese, classe 1985, questo chef ha fatto parlare di sè proprio per la sua lontananza rispetto ai classici schemi della comunicazione nel settore della ristorazione. Dal suo rifugio a Cortina, accerchiato dal Monte Cristallo, dal Faloria e l'incredibile lago Sorapis, c'è il Piccolo Brite, ex fienile/garage nato nel 2017. Insieme alla compagna Ludovica ha deciso di costruire un progetto gastronomico importante per valorizzare le terre ampezzane.

La sua cucina è un racconto accurato delle valli e dei sapori dolomitici, proposti con garbo ed eleganza, con un approccio contemporaneo.

 

Francesca Benedettelli

Una grande passione per le piante e i fiori, è la pastry chef del ristorante Santa Elisabetta di Firenze, neo-bistellato italiano. ha una naturale vocazione al dettaglio, che esplicita nel suo lavoro attento, meticoloso, elegante e di grande gusto. Adora preparare i dolci, ma ha nel DNA anche la pasticceria salata e il pane, sua altra grande passione.

 

Alexandra Vandersande

Architettura, design, styling: una naturale vocazione al bello porta Alexandra Vandersande a dare nuova vita agli spazi dei suoi clienti, che interpreta con un gusto autentico e raffinato, donando sempre nuova linfa ai progetti su cui si mette in gioco. Al suo passaggio gli ambienti si animano, prendono forma e diventano piacevoli luoghi dove vivere o dove mettere in luce le caratteristiche peculiari delle proprie creazioni.

 

Fabio Perini

Agricoltore, è presidente di Confcooperative Mantova, confermato da giugno 2020 al timone dell'organizzazione per il prossimo quadriennio, ruolo che aveva già ricoperto dal 2016 allo scorso anno. Ma prima di tutto è un agricoltore appassionato, attaccato al territorio e alla sua terra.

 

LA RICETTA DELLA PUNTATA

Tuffo in acqua bollente salata 320 g di rigatoni, dopo circa 7 minuti aggiungo 300 g di taccole, piattoni e fagiolini tagliati a tocchetti. Cuocio 5 minuti, aggiungo una manciata di piselli freschissimi e cuocio per altri 2 minuti. Scolo e salto con olio, aglio e peperoncino la pasta e le verdure. Servo con abbondante pecorino grattugiato e una macinata di pepe bianco. Sgnam!

 

CREDITS

La serie di Podcast ‘Il Mugnaio' è stata ideata e realizzata da Samanta Cornaviera e Anna Prandoni. Il logo è stato ideato da Anna Colonnelli.

Nessuna farina è stata maltrattata per la realizzazione di questo podcast: grazie a Molino Pasini per averci offerto il suo sostegno.

Fotografia: Livia Sala


25 marzo 2021

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