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La vibrante Londra

La vibrante Londra

Londra è entusiasmante, innovativa, vibrante. È una città che riempie di energia chi la esplora e come ogni anno non potevo davvero perdermi il suo charme. Eccomi qui, allora, sulle rive del Tamigi, in occasione dell'esposizione dedicata a pizza e pasta, la EPPS, European Pasta & Pizza Show.

Naturalmente c'era anche la nostra farina, che nel nostro stand ha dato il meglio di sé e porterà l'italianità ai tanti visitatori che sono venuti a conoscerci o ai clienti che ci hanno ritrovati.

E come sempre accade, tra un appuntamento e l'altro, ho colto l'occasione per visitare questa città così multietnica e piena di spunti, da cogliere per andare sempre più avanti.

Intanto, attraverso il nuovo spazio dedicato alla fotografia d'autore del Victoria and Albert Museum: questa piccola ma affascinante esposizione racconta il meglio dell'arte e da questa settimana ospiterà anche una sezione fotografica di sicuro interesse. Non potevo davvero perdermela!

Per una passeggiata nella città più all'avanguardia, dove nascono le tendenze della moda e del cibo, mi divido tra Brick Lane e Shoredich. I quartieri cool e giovani da cui prendere spunti sono senz'altro questi.

Per una cena davvero mozzafiato, con vista su tutta la città, si sale al 32esimo piano di Aqua e si ammirano le luci pulsanti di una Londra magica, che in questi giorni è anche vestita a festa.

Per la cucina etnica qui c'è solo l'imbarazzo della scelta: uno dei miei preferiti è il Roti Chai, un indiano chic che ogni volta mi fa scoprire nuovi sapori in un ambiente lussuoso e contemporaneo. E per l'immancabile giapponese, in una veste ibrida con influenze brasiliane e peruviane, l'avanguardia pura si gusta al Sushi Samba, una location pazzesca con vista sulla città e un sushi da mille e una notte. Ne è appena stato inaugurato un secondo, in zona Covent Garden. Invece per una cena da gourmet a base di selvaggina, ma con tocchi davvero inconsueti e tecniche all'avanguardia, non si può che andare da Rabbit, in pieno Chelsea.

Qualcosa di più consueto come un canonico afternoon tea? Immancabile quello dell'ultimo piano di Fortune & Mason. Un capolavoro di stile, eleganza e cultura british.

Per gustarsi la parte più underground della città si va verso Commercial street, dove trovare i locali più giovani e dove scoprire i luoghi più particolari e i tanti mercatini dell'usato. Ma per lo shopping natalizio io ho esplorato Coal Drops Yard: una zona commerciale con molti negozi nuovi in King's Cross, e dove anche Tom Dixon ha trovato casa e aperto un nuovo ristorante. Per i regali più inconsueti vi consiglio di fare un salto nel pop up store di Cabana magazine e di perdervi tra le praline del nuovo negozio di cioccolato aperto da poche settimane dallo chef Alain Ducasse, la Manufacture.

È stato bellissimo anche passeggiare tra le strade di South Kensington e Knightsbridge e passare da Harrod's, che ha aperto la sua nuova food court: semplicemente stupenda! C'è anche una super panetteria con pane di solo lievito madre.

E per avere un'ottica davvero completa sullo street food cittadino (ma oserei dire mondiale) l'appuntamento immancabile è al Borough Market, dove c'è anche una deliziosa scuola di pane sempre frequentatissima che mi mette di buonumore.

Pausa pranzo o cena senza compromessi? Si va da Ottolenghi, un'istituzione cittadina che propone piatti sempre corretti. L'ultimo nato è ROVI a Fitzrovia, e tutti dicono meraviglie delle sue verdure e delle fermentazioni.

La pizza più buona di Londra? Per me, nessun dubbio: è quella di Manifesto, la nostra pizzeria biologica a Londra.

E prima di tornare a casa, uno sguardo al London Eye, alla Tate Gallery e al grattacielo di Renzo Piano The Shard passeggiando lungo il Tamigi. Per gli appassionati del nostro più celebre architetto c'è anche una mostra The art of Making Building alla Royal Academy of Arts da non perdere.

Appena salito in aereo per il ritorno la nostalgia è venuta a bussare: perché andare via da Londra è come abbandonare un pezzo di futuro realizzato.


12 novembre 2018

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